Sensibilizzare persone e opinione pubblica su un cane forte e fragile ghettizzato dalla cronaca nera e, al contempo, spingere l’adozione (anche a distanza) di quelli presenti nei rifugi della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che, quest’anno, ne ha soccorsi oltre 3.500: questi i due obiettivi della campagna di sensibilizzazione “Nelle mani giuste” che porta il volto della storica autrice di Maria De Filippi. Attivata una speciale pagina dove scrivere al dog trainer LNDC o adottare uno dei molossi in cerca di casa.
Milano, 27 aprile 2021 – Il Pitbull è lo specchio del suo compagno umano, come accade per gli altri cani. Questo il concetto cardine della campagna di sensibilizzazione “Nelle mani giuste”, lanciata da LNDC Animal Protection con due chiari obiettivi: da un lato fare chiarezza, e informazione, su chi sia davvero questo molosso per viverlo al meglio, dall’altro incentivare l’adozione, a casa o a distanza, di questa tipologia di cane per sgretolare, una volta per tutte, la cattiva ed erronea fama che troppo spesso lo precede. In questo anno LNDC ha soccorso 3.558 Pitbull, ne ha curati e accuditi nei propri rifugi 1.236 e ha impegnato in questo progetto oltre 600 volontari.
Volto e testimonial del video teaser della campagna LNDC Animal Protection, quello della nota autrice tv Raffaella Mennoia, responsabile di redazione del programma di Maria De Filippi “Uomini e Donne”, di “Temptation Island”, di “C’è Posta per Te” e, ultimo ma non meno importante, compagna di vita innamorata del proprio Stanfordshire Bull Terrier di nome Saki, molosso molto simile al Pitbull nonché affettuosissimo protagonista, insieme a lei, del girato.
«Ogni cane assomiglia al proprio compagno umano», afferma l’autrice televisiva, «e se amato, rispettato ed educato, diventa a prescindere da razza o genere l’amico di vita più affidabile, generoso e amorevolmente attento che ci sia, come lo è il mio Saki», spiega la Mennoia: «Questa tipologia di cane ha certamente un temperamento energico, ma non necessita per questo di essere dominato, quanto piuttosto accolto, con responsabilità e autorevolezza. Liberiamo davvero i Pitbull, e ogni altro cane simile, da ogni pregiudizio. Possiamo essere attenti, premurosi, affettuosi ma il cane ci supererà sempre. Con il suo amore», continua, «è capace di regalarci un sorriso inatteso, un conforto e un sostegno nelle giornate amare che la vita riserva. E se sapremo ascoltarlo davvero, se riusciremo a vincere la debolezza di volerlo dominare, farà di noi capitani coraggiosi, bambini stupiti, ingenui saggi. Al cane, a ogni tipo di cane, non manca la parola», conclude la Mennoia, «ma piuttosto ce la toglie. Perché davanti a lui non possiamo che rimanere in silenzio, colmi di pace, amore e meraviglia».
In occasione della campagna di sensibilizzazione “Nelle mani giuste” è stata attivata una landing page ad hoc sul sito LNDC Animal Protection, visibile a questo link, sulla quale è possibile acquisire informazioni sul Pitbull, chiedere consigli, chiarire pensieri o sfatare idee scrivendo al dog trainer LNDC, specializzato in queste tipologie di cani. Al medesimo link, inoltre, è possibile conoscere le storie di cani salvati da abbandono e maltrattamenti, a oggi curati, assistiti e protetti dai volontari di LNDC, nei Rifugi di tutta Italia gestiti dall’associazione. Tanti di loro sono adottabili, pronti per essere accolti in casa, mentre tanti altri, quelli che ancora portano i segni delle sofferenze subite possono essere adottati a distanza. Per questi animali LNDC ha attivato dei percorsi rieducativi, in particolare modo per gli ex combattenti, seguiti da esperti e da volontari qualificati.
«Questi sensibili e possenti animali sono tanto forti fisicamente quanto fragili caratterialmente», spiega infatti Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, che approfondisce: «Si sottomettono completamente all’umano e, se nelle mani sbagliate, possono diventare davvero macchine da guerra. Chi conosce e ama gli animali sa che non esistono ‘cani cattivi’, esistono cattivi uomini, cattivi ‘padroni’ che usano il cane come uno status symbol e prendono i pitbull o il cane che gli assomiglia di più, senza distinzione, per sembrare dei duri e senza preoccuparsi di trattarlo con il rispetto e l’amore che merita. Questi cani, come gli altri ma forse più degli altri, non hanno bisogno di un padrone che li domini ma di una guida che li sostenga, non cercano un branco dove vige la legge del più forte ma una famiglia che sappia accoglierli. Con questa campagna», continua la presidente, «vogliamo dire alle persone che questo cane va conosciuto superando i pregiudizi che lo hanno attanagliato per troppo tempo, e noi ci stiamo impegnando per realizzare questo. Parliamo di un cane davvero affidabile e affettuoso se nelle mani giuste, come testimonia anche Raffaella Mennoia. Ora il compito spetta a noi».
Se il Pitbull è uno specchio del proprio compagno umano, quindi, il lavoro più importante sta davvero a noi.